Fino a qualche anno fà
era considerato un tabù anche solo parlarne. Fanno bene, fanno male,
per scopi terapeutici o ricreativi, queste sostanze hanno sempre
causato una forte spaccatura all'interno della società.
Finalmente il governo ha
preso una prima posizione. Con 280 si e 146 no e 2 astenuti la Camera
ha approvato il decreto legge su droghe e farmaci che passa ora nelle
mani del Senato. Il provvedimento si è reso necessario dopo che la
Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge
Fini-Giovanardi.
Le principali novità
sono sanzioni più basse per lo spaccio di lieve entità. La
diffusione illecita di piccole dosi di sostanze psicotrope sarà ora
colpita con la detenzione da 6 mesi a 4 anni e una multa a partire
mille euro fino ad un massimo di 15mila. In sostanza la riduzione
della pena evita la custodia cautelare in carcere. Il reato non fa'
distinzione tra droghe leggere o pesanti, spetterà quindi al giudice
la pesantezza della sanzione in base alla quantità e qualità della
sostanza spacciata e ad altre circostanze del caso.
L'opinione pubblica si
divide tra chi vede in questo decreto un primo passo verso la
legalizzazione delle droghe leggere ad uso personale e terapeutico
come la Cannabis e i derivati dei cannabinoidi, e chi invece lo vede
come un “errore nel nome del risparmio”.
Favorevole a questo
decreto è il segretario di Radicali Italiani Rita Bernardini: “Noi
che siamo per la legalizzazione delle droghe leggero lo riteniamo un
provvedimento minimo, ma è inizio. Un passo verso un futuro in cui
ci sarà la vera e propria legalizzazione. E' importante la
distinzione tra droghe leggere e pesanti ma il proibizionismo è
ancora in vigore anche se ne sono stati attenuati gli effetti”.
Per la Lega, adirata da
questo decreto, parla il deputato Marco Rondini: “Siamo di fronte a
un governo imbarazzante. Con questo provvedimento schifoso il governo
rimette in libertà tutti quegli immigrati che sono dietro le sbarre
a scontare una pena per spaccio sacrificando la sicurezza della
nostra comunità”.
Oltre al dl sulla droga,
il governo ha anche al vaglio quello sulla prostituzione che però
non è ancora stato presentato, ma dovrebbe avvicinarci di più ai
paesi europei dove la prostituzione è legalizzata e tassata,
favorendo introiti annuali per svariati miliardi di Euro.
Y.D.
Nessun commento:
Posta un commento