Roma – Con una maggioranza di 371 si
e 39 contrari, la camera ha approvato la misura cautelare in carcere
per Francantonio Genovese. Il deputato è accusato di associazione a
delinquere, riciclaggio, peculato e truffa e una volta rientrato in
Sicilia da Roma e si è costituito a Messina.
“Entro a testa alta. Mi sono
costituito per rispetto delle istituzioni”. Queste le parole del
deputato riportate dal suo avvocato Antonino Favazzo che tiene a
precisare: “Un cittadino comune non sarebbe stato arrestato.
Genovese paga per essere un deputato e per la campagna contro la
politica. La dimostrazione è che gli altri indagati sono ai
domiciliari o liberi”.
I legali chiederanno i domiciliari ma
intanto Genovese ha trascorso la prima notte nel carcere di Gazzi e
chi l'ha visto l'ha definito tranquillo.
La città di Messina giace ancora
incredula. Genovese è stato sindaco della città dello stretto,
deputato regionale, segretario regionale del Pd e attualmente era
deputato nazionale.
L'attuale sindaco Renato Accorini
invece usa parole di fuoco contro il suo ex rivale: “Sul piano
giudiziario l'inchiesta farà il suo corso, ma su quello più
generale la sua attività in Sicilia è stata devastante”.
Nei giorni a seguire il voto della
Camera il premier Matteo Renzi ribadisce la posizione del partito:
“Io rispetto Genovese. E' un momento difficile per lui e farà le
sue scelte. Non ho seguito Grillo. Per il Pd tutti i cittadini sono
uguali davanti alla legge.”
Voto contrario all'arresto del deputato
invece espresso da Forza Italia che, secondo Brunetta, avrebbe
preferito una votazione dopo le elezioni per evitare
strumentalizzazioni su un eventuale arresto. Lo ribadisce anche
Silvio Berlusconi dichiarando: “Forza Italia contro l'arresto. Noi
sempre garantisti”.
M5S entusiasta del risultato. Dopo il
fatto, il fondatore del movimento Beppe Grillo posta un tweet sul
popolare social network dove esprime la sua felicità per la
votazione e invita i lettori a guardare le espressioni dei deputati
votanti in un video da lui stesso postato.
Tono poco polemico per Ignazio La
Russa, Fratelli d'Italia, che non ha votato in quanto presidente
della Giunta per le autorizzazioni a procedere: “c'è stata grande
serenità e si è affrontata la cosa in maniera oggettiva senza le
strumentalizzazioni che ho visto dopo in Aula”.
Y.D.
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