martedì 20 maggio 2014

Camera. 371 si mandano in carcere Genovese: “Entro a testa alta”

Roma – Con una maggioranza di 371 si e 39 contrari, la camera ha approvato la misura cautelare in carcere per Francantonio Genovese. Il deputato è accusato di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa e una volta rientrato in Sicilia da Roma e si è costituito a Messina.
“Entro a testa alta. Mi sono costituito per rispetto delle istituzioni”. Queste le parole del deputato riportate dal suo avvocato Antonino Favazzo che tiene a precisare: “Un cittadino comune non sarebbe stato arrestato. Genovese paga per essere un deputato e per la campagna contro la politica. La dimostrazione è che gli altri indagati sono ai domiciliari o liberi”.
I legali chiederanno i domiciliari ma intanto Genovese ha trascorso la prima notte nel carcere di Gazzi e chi l'ha visto l'ha definito tranquillo.
La città di Messina giace ancora incredula. Genovese è stato sindaco della città dello stretto, deputato regionale, segretario regionale del Pd e attualmente era deputato nazionale.
L'attuale sindaco Renato Accorini invece usa parole di fuoco contro il suo ex rivale: “Sul piano giudiziario l'inchiesta farà il suo corso, ma su quello più generale la sua attività in Sicilia è stata devastante”.
Nei giorni a seguire il voto della Camera il premier Matteo Renzi ribadisce la posizione del partito: “Io rispetto Genovese. E' un momento difficile per lui e farà le sue scelte. Non ho seguito Grillo. Per il Pd tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.”
Voto contrario all'arresto del deputato invece espresso da Forza Italia che, secondo Brunetta, avrebbe preferito una votazione dopo le elezioni per evitare strumentalizzazioni su un eventuale arresto. Lo ribadisce anche Silvio Berlusconi dichiarando: “Forza Italia contro l'arresto. Noi sempre garantisti”.
M5S entusiasta del risultato. Dopo il fatto, il fondatore del movimento Beppe Grillo posta un tweet sul popolare social network dove esprime la sua felicità per la votazione e invita i lettori a guardare le espressioni dei deputati votanti in un video da lui stesso postato.
Tono poco polemico per Ignazio La Russa, Fratelli d'Italia, che non ha votato in quanto presidente della Giunta per le autorizzazioni a procedere: “c'è stata grande serenità e si è affrontata la cosa in maniera oggettiva senza le strumentalizzazioni che ho visto dopo in Aula”.


Y.D.


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