lunedì 28 aprile 2014

No a Renzi da Mediaset e Rai: “problemi di par condicio”

Partita del Cuore e Amici di Maria De Filippi. Questi sono gli impegni a cui il Premier Matteo aveva garantito la sua partecipazione. Impegni però che ha dovuto annullare a causa della legge chiamata par condicio che disciplina la comunicazione durante l'intero anno e in tutte le campagne elettorali e referendarie.

Malgrado le numerose apparizioni di questi giorni di Renzi in vari canali televisivi, scoppia però ora il caso dopo l'intervista fiume a Berlusconi avvenuta nel salotto pomeridiano di Barbara D'Urso. Un monologo in piena regola di oltre un ora in cui Silvio Berlusconi ha spaziato dalle riforme, alle prossime Europee, alla sua vita privata. Mai una domanda formulata dalla padrona di casa che si è limitata al ruolo di “spalla”. Trasmissione quella della D'Urso classificata come giornalistica e quindi rientrante nei termini della par condicio.
In base alla norma vigente, in campagna elettorale non è ammessa la presenza di esponenti politici nei programmi di intrattenimento. Renzi non è candidato alle Europee e in studio ad “Amici” che andrà in onda il 3 maggio ma che viene registrata prima, avrebbe avuto 3 minuti di libertà con l'unico vincolo di parlare ai giovani, maggiore target protagonista e spettatore della trasmissione della De Filippi.
Nonostante tutto il Premier è anche il segretario del Partito Democratico nonché un leader politico in carica, da qui il rischio di sanzioni da parte dell' Autority garante nelle comunicazioni. Con questa motivazione quindi, Mediaset stoppa la partecipazione alla trasmissione di Renzi, non nuovo a queste cose.
Qualche giorno prima infatti vi era già stato il caso della Partita del Cuore. Il Premier sarebbe stato presente nei panni di calciatore, ma il presidente della commissione di Vigilanza Rai, il grillino Roberto Fico, ha definito “inammissibile”la presenza di un esponente politico alla Partita del Cuore che la Rai trasmetterà il 19 maggio a pochi giorni dalle Europee.
Sul caso si è espresso anche il fondatore i Emergency, Gino Strada: “A me interessa che l'evento si svolga e che si raccolgano fondi per curare le persone. Tutto il resto sinceramente mi interessa poco”.


Y.D.

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